Articoli

#WorkOnResilience, un processo da intraprendere

#WorkOnResilience, un processo che si può intraprendere.

La Resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.

Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.

La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando. (cit. George Vaillant).

L’albero della Vita di Kalaloch si trova vicino alla spiaggia di Kalaloch, all’interno dell’Olympic National Park di Washington.

A causa dell’erosione del suolo la vita di questo albero è continuamente appesa a un filo, eppure continua a resistere e ad ancorarsi al terreno con le sue radici. Per alcune persone si tratta quasi di una magia: sembra quasi di trovarsi di fronte ad un albero immortale. E’ sorprendente che sull’albero proseguano a spuntare nuovi germogli e nuove foglie anche se le sue radici non hanno un contatto abbastanza saldo con il terreno. Eppure l’albero è riuscito a sopravvivere in queste condizioni per anni.

L’Albero della Vita di Kalaloch è un abete del tipo Sitka ma non ha un nome ufficiale. Quindi la popolazione lo ha soprannominato “Tree of Life”. Viene chiamato anche “Albero in fuga” o “L’albero grotta” perché sotto le sue radici si è formata una vera e propria cavità. La grotta si sarebbe formata nel corso del tempo per la presenza di un piccolo corso d’acqua sotterraneo che sfocia nel mare. Via via l’acqua ha portato via il terreno ed ora l’albero si trova quasi in bilico. Da decenni continua a sopravvivere. Ci insegna a resistere e ad aggrapparci alla vita senza perdere mai la speranza.

Come l’albero, possiamo decidere di intraprendere questo processo, diventando uomini e donne resilienti.

#workonresilience

Maurizio S.

2022-02-24T16:36:22+01:0031 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Punta Almana, la Signora Pungente

Punta Almana: la Signora dai 1390 mt di altezza. Questa meravigliosa cima sovrasta la Val Trompia e il lago d’Iseo. La si può definire ‘montagna’ non tanto per la sua altitudine, ma piuttosto per l’aspetto morfologico che la caratterizza come la cima, stretta e, com’è facile dedurre, a punta. I sentieri, molto tecnici ed impervi, si trovano a passare su crinali ripidi e tortuosi e spesso si insinuano in curiosi passaggi tra roccia ripida e franabile: passaggi affascinanti e pericolosi.

Giunti in vetta, il panorama è sorprendente: si può scorgere tutto il Sebino (il lago d’Iseo) e buona parte della Val Trompia. Guardando a Sud si intravede Sarnico e parte della Bassa bresciana, mentre la catena montuosa a nord presenta, nell’immediato, il fratello maggiore Monte Guglielmo. Questo, con i suoi quasi 2000mt, è il Vero monte della Val Trompia, anche se rispetto alla Signora è di più facile accesso.

Arrivare in Punta Almana, infatti, significa superare un dislivello positivo di 1000 mt in poco più di 3 chilometri. Affrontare, quindi, quello che i trail runner definiscono una “Skyrace”

I sentieri tecnici impongono una discesa molto attenta e altrettanto lenta, per la maggior parte delle persone, escludendo i più coraggiosi o follemente esperti.

Nell’immagine riportate una delle possibilità di salita e di discesa.

Come tutte le escursioni, la salita in Punta Almana è un Viaggio e, per me, questa montagna ha un significato particolare.

Da essa posso scorgere la mia valle, i luoghi dove sono cresciuto e coloro che mi sono vicini distaccandomi da questi il tempo necessario per osservare ed osservarmi meglio. Allo stesso tempo, ogni volta che arrivo in vetta, ho uno strano desiderio di lanciarmi nella discesa per giungere nuovamente da loro, a valle. Ovviamente dopo essermi gustato il panorama.

2022-02-24T16:37:22+01:0023 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Dieta alimentare e UltraTrail, muoversi correttamente

Dieta alimentare corretta e ultratrail devono assolutamente evolversi e andare di pari passo.

“Domani, Domani e ancora Domani”, ma quando arriva questo domani? Questo è, spesso, quanto ci diciamo, ma…

…in realtà è stato sabato. Un sabato mattina come gli altri, o quasi (considerando anche come ho trascorso il resto della giornata). 15 ottobre 2016, il giorno “0”.

La sveglia suona, come per il resto della settimana, alle 6.00 di mattina. Giusto il tempo di fare due passi con Ariel, bere un caffè al volo ed alle 8.00 mi trovo presso lo studio in Via Gaetano Donizetti, 12 a Bovezzo ed incontro il dott. Cucinotta, Amico e ottimo professionista, per capire cosa stava succedendo, rivedere e progettare il piano alimentare.

Negli ultimi mesi, tra qualche sgambata per i monti ed una scorretta dieta alimentare, ho perso 4 chilogrammi, arrivando a pesare solo 65 kg. Troppo.

Si potrebbe pensare che leggerezza equivalga a meno sforzo fisico per portare in giro la ‘massa’, ma considerando che la massa grassa è già bassa il rischio è quello di perdere muscolo!

Il lavoro, il tempo libero e gli orari un po’ bizzarri non aiutano, ma è necessario muoversi correttamente quando si vogliono raggiungere alcuni obiettivi ambiziosi.

Prepararsi per affrontare un Ultratrail vuol dire anche alimentarsi correttamente ed è necessario cominciare: stravolgimento della dieta attualmente seguita. Non sarà facile organizzarsi.

Devo però subito riscontrare che son partito bene: già da questa settimana non ho saltato un pasto, grazie ai consigli (la foto in testata è proprio un piatto consigliato dal dott. Cucinotta) che ho ricevuto e con un pizzico di organizzazione si può dare un calcio all’impossibile. Il mio obiettivo è quello di mettere un paio, forse tre chilogrammi. Di muscoli. Quindi sotto con gli allenamenti ed i pasti consumati con buon senso.

I consigli del Dietista li potete seguire anche QUI, ogni 4 settimane il gruppo organizza un momento di confronto On Line molto interessante. Precisamente il prossimo sarà proprio il 26 ottobre 2016

Ora no ci resta che andare avanti e tra tre settimane vedremo se ci saranno i primi cambiamenti.

Buone corse

Maurizio S.

2022-02-24T16:37:32+01:0021 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Il Viaggio: la preparazione, l’attesa e …

il Viaggio!

Quando ricevo una telefonata e mi viene chiesto di far parte di una squadra c’è sempre in me un turbinio di emozioni. Possono essere positive o negative. Ovviamente, dipende principalmente da due fattori: in primis che ti sta facendo la proposta, poi, ovviamente ci si addentra nel nocciolo della questione. Qual è l’obiettivo? Ed è qui che Testa, Cuore e Gambe cominciano a fremere.

Bene. Ovviamente dall’altra parte del telefono c’è, come sempre, lui: Leo.

Non nascondo che il suo entusiasmo, a volte, va ponderato e misurato e, talvolta anche regolato. Beh, è il mio lavoro e direi che, insieme, si è fatta tanta strada.

Siamo partiti con un ‘semplice’ obiettivo: ‘il Passatore’, e ci siamo ritrovati a scontrarci con 100miglia di Vartry, dove la Resilienza l’ha fatta da padrona, ma anche una 6 ore, o la 12 ore, e pure a Berlino..  insomma, vittorie e sconfitte, ma soprattutto Viaggi.

E siamo nuovamente qui.

Un altro viaggio si sta delineando, ed anche stavolta ci sono tre fasi: la preparazione, l’attesa e Il Viaggio.

Ed il resto della squadra??

Restate sintonizzati e divertiamoci insieme, godendo di tutto ciò che questo viaggio ci mostrerà.

Maurizio S.

2022-02-24T16:37:53+01:0018 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Lupo, un articolo di Fabrizio Pedruzzi

Non ho mai nascosto il mio amore verso questo splendido animale, ho trovato un altro articolo molto interessante che vorrei proporvi in parte, permettendovi di continuare a leggerlo dal sito d’origine.

buona lettura

“Immaginiamo per un attimo di non aver passato le nostre ferie estive su spiagge assolate, in città d’arte o magari in montagna  ma, invece in un territorio solitario da dove fosse possibile osservare il territorio di un branco di lupi: che cosa avremmo visto?

Sicuramente degli animali interessanti, che in questo periodo, come sempre, hanno come attività prevalente la caccia, la marcatura e la difesa strenua del proprio territorio. Ora facciamo  che all’interno di questo branco siano nati dei cuccioli, e allora, testimoni eccezionali di una riproduzione,  probabilmente resteremo molto stupiti da quello che accade.

Proviamo a ricostruire l’antefatto di questa situazione. …”

continua l’articolo dal sito originale. . .

http://www.trailrunning.it/immaginando-un-estate-lupi/

2022-02-24T16:38:05+01:0013 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

DNA da Runner

Runner nasciamo o diventiamo?

il DNA del Runner è insito nell’uomo?

Fin dalla creazione ad oggi l’uomo si è sempre servito della ‘corsa’ per poter scappare ed evitare pericoli imminenti che potessero ledere alla sua incolumità, oppure per spostarsi in minor tempo possibile da un posto ad un altro. Questa ‘pratica’, risulta essere oggi un’attività sportiva, che si differenzia dalle altre proprio per questa caratteristica: se il tennis, il golf o il calcio sono attività sportive che l’uomo ha pensato ed inventato, a volte per caso, per potersi svagare e divertire, la corsa ha subito una trasformazione nel tempo. È come se pian piano decidessimo di tornare alle origini. Oggi non ci sono più ‘tigri dai denti a sciabola’ da cui scappare o non vi è più la necessità di raggiungere un villaggio vicino correndo, eppure tra le 5.45 a.m. e le 23.30 (c’è anche qualcuno che si avventura anche di notte o prima del canto del gallo) si possono contare milioni di Runner che praticano questa attività in un qualsiasi parco dislocato nel mondo, su qualche ciclabile, pista da record o sentiero sperduto nel bosco.

In quest’attività si possono riconoscere tutte le pratiche messe in moto dall’uomo nei tempi remoti: la reattività, oggi utile per scansare una radice o il discendente di un ominide che si trova sulla nostra rotta; l’accelerazione e l’allungo, utilizzato dai Runner non solo per beffare l’avversario negli ultimi metri di una competizione, ma anche durante l’allenamento per migliorare le prestazioni del proprio corpo e ridurre tempi e ritmo di corsa.

Risulta necessario che ogni Runner conosca bene i propri parametri per riuscire a mantenere un determinato ritmo a lungo senza affaticarsi protraendo la propria andatura per distanze sempre più lunghe o ritmi molto bassi per distanze brevi. Si può altresì dire che per qualsiasi attività sportiva che preveda uno sforzo fisico esteso possa essere utile, se non necessaria, una buona preparazione con una corsa costante e duratura.

Correre non allena solo le gambe, ma anche Testa e Cuore!

Premettendo che potrebbero esserci specifiche controindicazioni per ciascuno che vanno adeguatamente monitorate con un medico dello sport si può affermare che ogni tipo di attività fisica fa bene a chi la pratica. Il beneficio che il nostro corpo riceve riguarda il tono muscolare, la circolazione, un controllo del peso ma anche al tono dell’umore ed aiuta a scaricare stress e tensione.

Fa bene al cuore perché combatte l’ipertensione e migliora l’efficienza cardiaca aiutando abbassando i livelli di colesterolo.

Fa bene al peso perché durante la corsa viene stimolata il rilascio di grasso che viene bruciato per produrre energia, ma anche il livello di zuccheri nel sangue viene tenuto sotto controllo.

Fa bene alla mente perché aiuta a scaricare lo stress e la tensione, controlla il livello di ansia e quindi contribuisce a stare meglio. Questo si può osservare concretamente prestando attenzione a come si affronta una giornata lavorativa dopo una moderata corsetta. Personalmente posso affermare che durante il giorno qualche muscolo è indolenzito, ma la mente è lucida e reattiva, ed essendo impegnato professionalmente in un contesto in cui la mente gioca per l’80% è tutto un guadagno. Si spiega altresì facilmente pensando alle reazioni chimiche che mettendosi in moto influiscono sull’umore.

Per quanto possa essere superfluo ricordarlo risulta fondamentale porre attenzione all’approccio: risultano ancora troppi coloro che si avvicinano alla corsa senza considerare lo sforzo al quale il proprio fisico è abituato a sottoporsi. È necessario iniziare gradualmente e lentamente, spesso, nelle persone più sedentarie, è fondamentale iniziare alternando la corsa lenta alla camminata. Viene spesso consigliata (anche da molte applicazioni, nonché dai preparatori atletici) 5 minuti di corsa a 5 minuti di camminata, aumentando settimanalmente i minuti di corsa. Le uscite dovrebbero aggirarsi attorno alle 3 volte a settimana dando la possibilità al fisico di recuperare. Il recupero risulta fondamentale nell’allenamento e soprattutto permette ai muscoli di poter lavorare correttamente quando richiesto.

È, quindi, importante rispettare TRE fasi: Riscaldamento, attività fisica e stretching.

Ogni fase risulta fondamentale per consolidare i benefici descritti pocanzi.

Ricordiamoci, quindi che la corsa è un’attività fisica, consideriamo quindi un consono abbigliamento da indossare, valutare le proprie capacità e consultare il proprio medico.

Quindi: scarpe, accortezze, volontà e cominciate a divertirvi!

Maurizio S.

Pietro Trabucchi

Alessandro ‘Jolly’ Lamberti, Jollypower, Versante Sud.

http://www.correre.it/.

2022-02-24T16:38:15+01:005 Ottobre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Nuove scarpe, stesso viaggio…

Nuove scarpe… Dopo più di 700 chilometri le Dinafyt MS Feline lasciano i miei piedi. Qualche settimana per cercare, informarmi, capire quale possa essere la scarpa più adatta e poi scegliere quella che non erano nemmeno in lista…
Scarpa Neutron

Tra qualche centinaio di chilometri, la recensione ..
Maurizio S.

2022-02-24T16:38:29+01:003 Settembre 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

100 Miglia Berlino, sono solo 100 Miglia

100 Miglia Berlino.

Sono Solo 100 Miglia e ci riproviamo. Ecco la Sua, la Nostra Berlino.

Mentre Scrivo Leonardo  ha ‘già’ percorso 37 km, buon ritmo, buona andatura, non l’ho ancora sentito. Mancano, quindi una serie di informazioni fondamentali, ma confido in lui. Potete seguirlo QUI

Ci riprova, ci riproviamo. La scelta di 100 miglia di Berlino non è stata casuale. Cade ad una giusta distanza da altre gare più importanti, più impegnative.

Ha un buon percorso, ed essendo Tedeschi, ci si augura che sia ben segnalata. hi hi hi hi.

ed ora non resta che Tifare, essere con lui con il pensiero. . .

ora vado a fare una corsa anche io, non 100 miglia, forse 10 km.

Maurizio S.

2022-02-24T16:38:40+01:0013 Agosto 2016|Categorie: Articoli|Tag: |

Lupo: chiacchierando un po’ sul lupo

Il Lupo è sicuramente un animale che mi affascina e per il quale nutro un ammirazione profonda.
mi piace per come gestisce il branco, per come caccia (non è il miglior cacciatore del regno animale, ma lo fa con in modo esemplare), per tanti altri fattori…
Di certo è un po’di tempo che ci penso e che vorrei approfondire le mie conoscenze riguardo a questo fantastico animale. Comincio da qui: da un piacevole e semplice articolo.

l’articolo sul Lupo è tratto dal sito trailrunning.it; che analogia c’è tra lupo e trail? beh, la corsa, il fatto che correndo si possa (in taluni posti) anche incontrare il Lupo (Magari!!!) e aggiungerei tanto altro . . .

ma lascio a voi la lettura, sul sito di riferimento!

Mi piace, oggi, riproporlo proprio perché mi ha colpito per la semplicità con cui vengono riportate quelle che, spesso, sono realtà travisate.

buona lettura . . .

http://www.trailrunning.it/chiacchierando-un-po-sul-lupo/

2022-02-24T16:38:49+01:002 Agosto 2016|Categorie: Articoli|Tag: |
Torna in cima