Runner nasciamo o diventiamo?

il DNA del Runner è insito nell’uomo?

Fin dalla creazione ad oggi l’uomo si è sempre servito della ‘corsa’ per poter scappare ed evitare pericoli imminenti che potessero ledere alla sua incolumità, oppure per spostarsi in minor tempo possibile da un posto ad un altro. Questa ‘pratica’, risulta essere oggi un’attività sportiva, che si differenzia dalle altre proprio per questa caratteristica: se il tennis, il golf o il calcio sono attività sportive che l’uomo ha pensato ed inventato, a volte per caso, per potersi svagare e divertire, la corsa ha subito una trasformazione nel tempo. È come se pian piano decidessimo di tornare alle origini. Oggi non ci sono più ‘tigri dai denti a sciabola’ da cui scappare o non vi è più la necessità di raggiungere un villaggio vicino correndo, eppure tra le 5.45 a.m. e le 23.30 (c’è anche qualcuno che si avventura anche di notte o prima del canto del gallo) si possono contare milioni di Runner che praticano questa attività in un qualsiasi parco dislocato nel mondo, su qualche ciclabile, pista da record o sentiero sperduto nel bosco.

In quest’attività si possono riconoscere tutte le pratiche messe in moto dall’uomo nei tempi remoti: la reattività, oggi utile per scansare una radice o il discendente di un ominide che si trova sulla nostra rotta; l’accelerazione e l’allungo, utilizzato dai Runner non solo per beffare l’avversario negli ultimi metri di una competizione, ma anche durante l’allenamento per migliorare le prestazioni del proprio corpo e ridurre tempi e ritmo di corsa.

Risulta necessario che ogni Runner conosca bene i propri parametri per riuscire a mantenere un determinato ritmo a lungo senza affaticarsi protraendo la propria andatura per distanze sempre più lunghe o ritmi molto bassi per distanze brevi. Si può altresì dire che per qualsiasi attività sportiva che preveda uno sforzo fisico esteso possa essere utile, se non necessaria, una buona preparazione con una corsa costante e duratura.

Correre non allena solo le gambe, ma anche Testa e Cuore!

Premettendo che potrebbero esserci specifiche controindicazioni per ciascuno che vanno adeguatamente monitorate con un medico dello sport si può affermare che ogni tipo di attività fisica fa bene a chi la pratica. Il beneficio che il nostro corpo riceve riguarda il tono muscolare, la circolazione, un controllo del peso ma anche al tono dell’umore ed aiuta a scaricare stress e tensione.

Fa bene al cuore perché combatte l’ipertensione e migliora l’efficienza cardiaca aiutando abbassando i livelli di colesterolo.

Fa bene al peso perché durante la corsa viene stimolata il rilascio di grasso che viene bruciato per produrre energia, ma anche il livello di zuccheri nel sangue viene tenuto sotto controllo.

Fa bene alla mente perché aiuta a scaricare lo stress e la tensione, controlla il livello di ansia e quindi contribuisce a stare meglio. Questo si può osservare concretamente prestando attenzione a come si affronta una giornata lavorativa dopo una moderata corsetta. Personalmente posso affermare che durante il giorno qualche muscolo è indolenzito, ma la mente è lucida e reattiva, ed essendo impegnato professionalmente in un contesto in cui la mente gioca per l’80% è tutto un guadagno. Si spiega altresì facilmente pensando alle reazioni chimiche che mettendosi in moto influiscono sull’umore.

Per quanto possa essere superfluo ricordarlo risulta fondamentale porre attenzione all’approccio: risultano ancora troppi coloro che si avvicinano alla corsa senza considerare lo sforzo al quale il proprio fisico è abituato a sottoporsi. È necessario iniziare gradualmente e lentamente, spesso, nelle persone più sedentarie, è fondamentale iniziare alternando la corsa lenta alla camminata. Viene spesso consigliata (anche da molte applicazioni, nonché dai preparatori atletici) 5 minuti di corsa a 5 minuti di camminata, aumentando settimanalmente i minuti di corsa. Le uscite dovrebbero aggirarsi attorno alle 3 volte a settimana dando la possibilità al fisico di recuperare. Il recupero risulta fondamentale nell’allenamento e soprattutto permette ai muscoli di poter lavorare correttamente quando richiesto.

È, quindi, importante rispettare TRE fasi: Riscaldamento, attività fisica e stretching.

Ogni fase risulta fondamentale per consolidare i benefici descritti pocanzi.

Ricordiamoci, quindi che la corsa è un’attività fisica, consideriamo quindi un consono abbigliamento da indossare, valutare le proprie capacità e consultare il proprio medico.

Quindi: scarpe, accortezze, volontà e cominciate a divertirvi!

Maurizio S.

Pietro Trabucchi

Alessandro ‘Jolly’ Lamberti, Jollypower, Versante Sud.

http://www.correre.it/.