Trail Running e Materiale Tecnico
Affrontare un semplice trail di un paio di ore o di 36 ore, non è propriamente la stessa cosa, ma in entrambi i casi, è fondamentale considerare tutto.
Trovarsi in montagna ad un paio di ore da casa, o dal punto dove si è lasciata l’auto, può prendere risultare rischioso. Per questo motivo, consiglio (come del resto fanno tutte le associazioni che introducono/accompagnano le persone in montagna) di lasciare SEMPRE detto a qualche amico, il percorso che si vuole affrontare.
In ogni caso fa la differenza anche ciò ci portiamo, come materiale, intendo, che deve essere considerato e scelto in base al terreno che si vuole affrontare ed anche alle condizioni climatiche.
Il materiale nel tempo
Lo sviluppo e il progresso del materiale tecnico sono sempre in movimento e le Aziende del riescono a proporre, ogni anno, nuove tecnologie. Tutto questo comporta, chiaramente, più sicurezza nella praticità della disciplina del trail. Ovviamente non è sufficiente avere del materiale tecnico, ma ‘saperlo usare’ in modo efficace ed efficiente, farà la differenza: un buon equipaggiamento, associato ovviamente ad una buona esperienza, potrà essere sicuramente di aiuto per molteplici situazioni.
Lo zaino
Lo zaino deve avere la capacità di contenere il materiale necessario per affrontare l’uscita. Come dicevamo nella premessa, un’uscita di due ore richiederà del materiale esiguo, un’uscita più prolungata, richiederà materiale aggiuntivo.
Avere, quindi almeno un paio di zainetti, oppure uno versatile, può essere molto utile. Non è necessario avere un set ad hoc per ogni occasione, scegliete una via di mezzo che sia confortevole, pratico, ben aderente, non provocare abrasioni sulla pelle e possa contenere qualcosa in più del necessario. In ambiente naturale, non si sa mai.
In commercio esistono zaini definiti “vest” che hanno la proprietà di aderire perfettamente al busto, però hanno una capienza limitata, questi possono essere utili nelle uscite brevi o, in caso di competizioni, laddove ci siano ristori frequenti ed un supporto tecnico molto presente.
Calzature
Quando mi chiedono consiglio su quali scarpe acquistare, pur essendo monomarca, non consiglio mai direttamente e senza aver conosciuto o intervistato il runner.
Non vi indicherò, quindi, a prescindere di acquistare TopoAthletic. Dipende!
Ci sono però delle caratteristiche che sono imprescindibili dalla tecnica di corsa:
- suola adatta per terreni impervi
- confortevole e nello stesso tempo protettiva, sia la tomaia che la suola
- buona traspirabilità
lunghi o corti, ammetto che io non faccio molta differenza e prediligo un modello di scarpa, ma se ne avete la possibilità, di certo consiglierei scarpe veloci e leggere per i corti e scarpe più ‘protettive’ (che non vuol dire ammortizzate) per le lunghe.
Telo termico
È piccola, ci sta in un taschino e può fare la differenza!
È un presidio medicale utilizzato, soprattutto in caso di emergenza, per contribuire alla stabilizzazione termica, sia per mantenere il calore in caso di ipotermia che per rifletterlo in caso dei colpi di calore.
Ha uno spessore simile a quello della carta stagnola in alluminio ed è facile da stendere.
La coperta è formata da due lati: uno argentato ed uno dorato.
La superficie dorata si lascia attraversare facilmente da calore e raggi solari, mentre quella argentata tende a rifletterli. Quindi, sarà fondamentale utilizzarlo dal lato corretto se vorrete scaldarvi o raffrescarvi. Nel primo caso lato oro verso l’esterno, nel secondo caso lato argento verso l’esterno.
1°, 2° e 3° strato
Risulta fondamentale utilizzare del vestiario adatto. Ma un più ci si addentra nella stagione invernale più gli strati la fanno da padrona.
Anche d’estate, difficilmente corro a torso nudo, non tanto per rispetto per le altre persone, ma per la capacità tecnica di alcune maglie a mantenere una temperatura confortevole il mio corpo.
Detto questo, è vero che, in alcune circostanze, mi son preso la libertà di corre con addoso solo un paio di scarpe ed un paio di pantaloncini.
Il vestiario tecnico, a mio avviso, richiede un po’ più di spazio e credo sia meglio dedicare più tempo e più spazio in un articolo (o video) successivo.
Lampada Frontale
Questo accessorio, che non dovrebbe mai mancare nell’equipaggiamento, potrebbe tornare utile in caso di inaspettato prolungamento dell’uscita, ed è sempre consigliato pensare ad una scorta di pile.
Ci sono diverse tipologie di lampade, negli ultimi mesi ho visto lampade che si agganciano al busto. Probabilmente sono più comode da portare appresso, ma la lampada frontale piazzata sulla fronte (altrimenti non si chiamerebbe frontale…), a mio avviso, risulta essere la migliore perché, molto semplicemente, va ad illuminare laddove stiamo guardando. Qualsiasi sia la direzione della nostra testa, avremo sempre una visuale chiara. Ci sono, poi, diverse tipologie di lampade che permettono visuali di ogni genere. Dai Lumen alla tipologia di fascio abbiamo la possibilità di una vasta scelta.
Batteria ricaricabile o batterie standard?
Può fare la differenza e credo che ciascuno debba scegliersi la tipologia più adatta.
Per certi aspetti credo che una lampada con batterie (anche ricaricabili) standard, sia la scelta più efficiente ed efficace: le batterie stanno anche in tasca e, in caso di necessità, sono facilmente reperibili.
Riserve idriche
Una corretta alimentazione e idratazione, nell’arco di ogni singola giornata, è alla base di tutto e del nostro stato di salute.
Durante le uscite è fondamentale prevedere sempre delle riserve sia idriche che alimentari. In commercio esistono alimenti che occupano poco spazio nello zaino e che possono sopperire alle carenze energetiche e idriche.
Troviamo bevande isotoniche velocemente assimilabili, o barrette energetiche a rapido reintegro.
Sia durante un TA (Trail Autogestito) che durante una competizione, una riserva nello zaino è fondamentale. Una crisi di fame, un’idratazione necessaria, può arrivare ad ogni scollinamento. Non pensate che d’inverno ci si disidrati meno. Tutt’altro!
Bastoncini
In caso di uscite lunghe e con molto dislivello, i bastoncini possono fare la differenza: se utilizzati correttamente permettono una ripartizione più uniforme del peso corporeo andando a distribuire su diversi gruppi muscolari la fatica e lo sforzo.
Sono molto utili anche in discesa, in questo caso aiutano il controllo di tutto il corpo, soprattutto su sentieri particolarmente impervi. Chiaramente dipende molto da come si affronta la discesa, ma in ogni caso, esistono bastoncini che possono essere velocemente ripiegati e riposti nello zaino.
La tecnica classica è quella dove i bastoncini si alternano alle gambe, per arrivare ad un movimento fluido, serve un po’ di pratica, ma con il tempo possono diventare degli ottimi strumenti di viaggio.
Il materiale tecnico va scelto accuratamente. Va utilizzato, va provato e sperimentato, prima in situazioni semplici e sotto controllo, per poterne comprendere l’utilizzo in ogni situazione. Per sviluppare capacità di problem solving in caso di necessità
In questi giorni mi sto preparando per una competizione in cui dovrò seguire una traccia GPS. Orologio satellitare e strumento di navigazione saranno i prossimi argomenti di studio e descrizione.
Buone corse
Maurizio S.