Punta Almana: la Signora dai 1390 mt di altezza. Questa meravigliosa cima sovrasta la Val Trompia e il lago d’Iseo. La si può definire ‘montagna’ non tanto per la sua altitudine, ma piuttosto per l’aspetto morfologico che la caratterizza come la cima, stretta e, com’è facile dedurre, a punta. I sentieri, molto tecnici ed impervi, si trovano a passare su crinali ripidi e tortuosi e spesso si insinuano in curiosi passaggi tra roccia ripida e franabile: passaggi affascinanti e pericolosi.

Giunti in vetta, il panorama è sorprendente: si può scorgere tutto il Sebino (il lago d’Iseo) e buona parte della Val Trompia. Guardando a Sud si intravede Sarnico e parte della Bassa bresciana, mentre la catena montuosa a nord presenta, nell’immediato, il fratello maggiore Monte Guglielmo. Questo, con i suoi quasi 2000mt, è il Vero monte della Val Trompia, anche se rispetto alla Signora è di più facile accesso.

Arrivare in Punta Almana, infatti, significa superare un dislivello positivo di 1000 mt in poco più di 3 chilometri. Affrontare, quindi, quello che i trail runner definiscono una “Skyrace”

I sentieri tecnici impongono una discesa molto attenta e altrettanto lenta, per la maggior parte delle persone, escludendo i più coraggiosi o follemente esperti.

Nell’immagine riportate una delle possibilità di salita e di discesa.

Come tutte le escursioni, la salita in Punta Almana è un Viaggio e, per me, questa montagna ha un significato particolare.

Da essa posso scorgere la mia valle, i luoghi dove sono cresciuto e coloro che mi sono vicini distaccandomi da questi il tempo necessario per osservare ed osservarmi meglio. Allo stesso tempo, ogni volta che arrivo in vetta, ho uno strano desiderio di lanciarmi nella discesa per giungere nuovamente da loro, a valle. Ovviamente dopo essermi gustato il panorama.